“L’UCRAINA DI YANUKOVYCH È ILLIBERALE E ANTI-DEMOCRATICA”. IL PD FA PROPRIO L’ALLARME DI CHORNOVOL E TYMOSHENKO
Il Vicepresidente del Parlamento Europeo, Gianni Pittella, proporrà alle Istituzioni Europee sanzioni per chi non rispetta diritti umani in Ucraina E inviterà Letta a porre la democrazia a Kyiv come priorità della Presidenza UE italiana. Da parte mia, ho invitato Yevhenia Tymoshenko e la Chornovol all’Expo di Milano per spiegare al Mondo la situazione della madre incarcerata.
ROMA – Una giornalista picchiata per avere osato indagare su autorità politiche e la figlia di una delle più importanti dissidenti costrette alla detenzione da un caso di giustizia selettiva sono le figure che hanno reso la missione in Ucraina con il Vicepresidente del Parlamento Europeo, Gianni Pittella, molto rosa.
Tetyana Chornovol la ricordavo con il suo sorriso smagliante a bocca chiusa e i suoi occhi lucidi carichi di passione dei tempi del processo Tymoshenko, a Kyiv, quando ancora ero giornalista e attivista per i diritti umani senza alcun ruolo politico.
Oggi, la Chornovol ha il volto tumefatto, evidenti ematomi sulle guance, e un trauma cranico che l’ha ridotta sulla sedia a rotelle.
“Sono stata aggredita su ordine del Presidente ucraino, Viktor Yanukovych -ci ha dichiarato dal letto della sua stanza d’ospedale- perché ho osato indagare su come ha utilizzato in maniera poco limpida 2 Miliardi di Dollari”.
Non solo un’indagine scomoda è però la causa dell’aggressione alla Chornovol, ma anche le sue attenzioni al traffico di danaro del Ministro degli Interni, Yuri Zakharchenko, e il suo impegno bell’organizzare a Kyiv l’Euromaidan: la protesta in supporto dell’ingresso dell’Ucraina in Europa.
“Il Presidente Yanukovych sta portando il nostro Paese tra le braccia della Russia di Putin -continua la Chornovol- io voglio un’Ucraina indipendente ed europea: temo ulteriori aggressioni, ma non ho paura per la vita”.
Le dichiarazioni della Chornovol sono tanto pesanti quanto quelle di Yevhenia Tymoshenko, la figlia di Yulia Tymoshenko: la Leader dell’Opposizione ucraina arrestata dopo un caso di giustizia selettiva.
Durante un incontro presso la sede del partito Batkivshchyna, Yevhenia ha espresso forte preoccupazione per le condizioni di salute della madre, che sono ad oggi molto critiche: Yulia Tymoshenko è infatti internata in una colonia penale umida e buia, e necessita di un’operazione urgente
“Anche la democrazia in Ucraina è a rischio -ha continuato Yevhenia Tymoshenko- Non solo gli oppositori, ma anche i loro avvocati sono confinati in patria, come il difensore di mia mamma, Serhiy Vlasenko”.
A Yevhenia ed alla Chornovol, il Vicepresidente Pittella ed io abbiamo portato un messaggio di solidarietà e supporto rivolto a Yulia Tymoshenko e ai manifestanti per la democrazia e all’integrazione dell’Ucraina in Europa.
Lo abbiamo fatto a nome nostro, dell’Alleanza Progressista dei Socialisti e Democratici Europei -il Gruppo del Parlamento Europeo a cui appartiene il Partito Democratico- e del Segretario del PD, Matteo Renzi.
Il Vicepresidente Pittella si è fatto poi promotore presso le Istituzioni Europee della richiesta di imporre sanzioni personali nei confronti di quelle Autorità ucraine che sono responsabili del mancato rispetto dei diritti umani, ed ha proposto al Premier Letta di porre la questione della democrazia in Ucraina in cima alla lista delle priorità della Presidenza di turno dell’Italia dell’Unione Europea.
Da parte mia, ho inviato a Yulia Tymoshenko un messaggio di solidarietà, ho invitato Yevhenia Tymoshenko a Milano in occasione dell’Expo 2015 per diffondere la conoscenza dello stato di salute della madre in occasione dell’Esposizione Internazionale, ed ho promesso a Tetyana Chornovol vigile attenzione sulla condizione dei giornalisti in Ucraina.
Difendere la democrazia a Kyiv oggi per tutelare anche la libertà nel nostro Paese
Un Paese dove in giornalisti vengono picchiati solo perché svolgono il loro lavoro, dove gli oppositori sono incarcerati e il dissenso viene fatto tacere con l’uso della forza -come accaduto a più riprese all’Euromaidan- non si può definire una democrazia.
Sta a noi, sopratutto come esponenti del Partito Democratico, farci difensori delle istanze di libertà e democrazia che il popolo ucraino sta chiedendo manifestando pacificamente dallo scorso 21 Novembre a temperature polari sotto le bandiere UE.
Occuparci dell’Ucraina è necessario anche perché se Kyiv resta illiberale ed asservita alla Russia di Putin, l’Europa, e sopratutto l’Italia, resterà a lungo esposta al ricatto energetico di Mosca, che ambisce alla gestione diretta dei gasdotti ucraini per aumentare il peso contrattuale nei confronti degli europei.
Infine, è importante tenere conto che la democrazia e la libertà non sono due conquiste che durano in eterno, ma che occorre ogni giorno difendere e coltivare non solo a casa nostra, ma ovunque essa sia messa a repentaglio, sia in Europa che nel Mondo.
Non ascoltare il grido di libertà che proviene dagli ucraini metterebbe a rischio anche la tenuta della nostra democrazia, che, con fatica e sacrificio, abbiamo ottenuto dopo anni di lotta partigiana e resistenza contro l’oppressione nazifascista.
Matteo Cazzulani
Responsabile per i rapporti del PD metropolitano Milanese con i Partiti democratici e progressisti nel Mondo
IL FATTO
Sabato, 4 Gennaio, il Vicepresidente del Parlamento Europeo ed esponente del Partito Democratico, Gianni Pittella, e il Responsabile per i Rapporti del PD Metropolitano Milanese con i Partiti democratici e progressisti nel Mondo, Matteo Cazzulani, hanno incontrato a Kyiv Yevhenia Tymoshenko, Tetyana Chornovol, il Leader del Partito di opposizione UDAR, Vitaly Klichko, e i manifestanti in sostegno dell’integrazione dell’Ucraina in Europa.
La missione è stata supportata dal Parlamento Europeo, dall’Alleanza Progressista dei Socialisti e Democratici Europei al Parlamento Europeo, e dal Segretario del PD, Matteo Renzi.
UCRAINA. PITTELLA E CAZZULANI (PD) A KYIV SOLIDALI CON TYMOSHENKO E MANIFESTANTI PER L’EUROPA
Il Vicepresidente del Parlamento Europeo ed il Responsabile per i Rapporti del Partito Democratico metropolitano milanese hanno portato il sostegno ai manifestanti nonviolenti del Maydan, anche a nome del Segretario PD Matteo Renzi. “L’Ucraina è Europa: il popolo ucraino può scegliere da solo di appartenere alla grande famiglia politica europea”
KYIV – Gianni Pittella, Vicepresidente del Parlamento Europeo ed esponente del Partito Democratico, e Matteo Cazzulani, Responsabile per i rapporti del PD metropolitano milanese con i Partiti democratici e progressisti nel Mondo, sabato, 4 Gennaio, hanno portato sostegno ai manifestanti ucraini che, dal 21 Novembre, dimostrano in supporto all’integrazione dell’Ucraina in Europa, nonostante temperature polari e aggressioni ripetute da parte delle forze speciali di polizia.
Pittella e Cazzulani hanno anche espresso solidarietà ad Yevhenia Tymoshenko -figlia di Yulia Tymoshenko: la leader dell’Opposizione ucraina condannata a sette anni di carcere dopo un processo irregolare- ed hanno incontrato il leader del Partito di opposizione UDAR, Vitaly Klichko.
“Il milione manifestanti chiede, sotto le bandiere UE ed in maniera pacifica, Pace, Progresso, Democrazia e Libertà: principi su cui si fondano sia l’UE che il Partito Democratico, che, per questo, in Ucraina sta dalla parte di chi vede lesi i propri diritti di espressione, stampa e associazione -hanno dichiarato Pittella e Cazzulani- l’Ucraina, per ragioni storiche, culturali e sociali, è una parte dell’Europa, e l’Europa è un’opportunità di sviluppo anche per il popolo ucraino, che ora deve potere decidere liberamente di entrare a fare parte della grande famiglia europea: questo è il messaggio che portiamo ai nostri fratelli ucraini, anche a nome del Segretario del PD Matteo Renzi”.
FINE
IL FATTO
Nella giornata di venerdì, 29 Novembre, il Presidente dell’Ucraina, Vilktor Yanukovych, ha rinunciato alla firma dell’Accordo di Associazione con l’Unione Europea
Questo documento, che consente l’integrazione di Kyiv nel mercato unico UE, anticipa l’integrazione politica dell’Ucraina in Unione Europea.
La Russia si oppone alla firma dell’Accordo di Associazione perché vuole inglobare l’Ucraina nell’Unione Doganale Eurasiatica: progetto di integrazione sovranazionale varato dalla Mosca per estendere l’egemonia del Cremlino nello spazio ex-sovietico.
L’inglobamento dell’Ucraina nell’Unione Doganale Eurasiatica mette a serio repentaglio la sicurezza energetica ed economica dell’UE, che vedrebbe naufragare la possibilità di rafforzare la propria economia tramite l’integrazione di un Paese dalle enormi potenzialità umane, agricole, industriali come l’Ucraina.
L’Ucraina è il Paese da cui, oggi, transitano i gasdotti che trasportano in Italia il gas dalla Russia -pari al 30% del fabbisogno nazionale. Il controllo di Mosca su Kyiv permetterebbe ai russi il controllo congiunto del carburante e delle infrastrutture che lo trasportano, un fatto che espone l’UE al ricatto energetico di Putin.
Giovedì, 12 Dicembre, il Parlamento Europeo ha approvato una Risoluzione bipartisan che invita le Autorità UE ad abbattere il regime dei visti per gli ucraini, condanna le violenze perpetrate su manifestanti, giornalisti e politici il 9,10 e 11 Dicembre, e si oppone alle ritorsioni commerciali attuate da Putin.
Mercoledì, 18 Dicembre, il Presidente ucraino, Viktor Yanukovych ha firmato con il presidente russo, Vladimir Putin, un accordo per la concessione di un prestito di 15 Miliardi di Dollari USA e uno sconto sul prezzo del gas. L’accordo, de facto, rende l’Ucraina dipendente dalla Russia
Martedì, 24 Dicembre, la giornalista Tetyana Chirnovol è stata picchiata da ignoti per essere tra le principali organizzatrici delle proteste a Kyiv in sostegno dell’Integrazione dell’Ucraina nell’UE.
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