LA VOCE ARANCIONE. Il Blog di Matteo Cazzulani

Ukraine: the democratic opposition wins, but President Viktor Yanukovych still keeps control on the national parliament

Posted in Ukraina by matteocazzulani on October 31, 2012

The United Opposition “Fatherland” decreases the gap from the pro-presidential Party of Regions, the second opposition UDAR party overcame the communists, and the “Freedom” party increased its votes. The Party of Regions’ win in the majoritarian colleges, and the electoral frauds, guaranteed the permanence of a pro-Yanukovych majority in the new Ukrainian parliament.

Kyiv – Because of pro-presidential Party of Regions frauds, and an unfair electoral law, the orange democratic forces in Ukraine obtained just a symbolic victory in Sunday’s Ukrainian parliamentary election.

After the count of the 98% of ballots by the Central Electoral Commission, the Party of Regions – which is politically supported by Ukrainian President Viktor Yanukovych and sponsored by the main Ukrainian oligarchs – obtained the 31% of the votes.

The second Ukrainian political force is the United Opposition “Fatherland”, which has been voted by the 25%, whereas the second democratic opposition’s party UDAR has obtained the 13% of votes.

The same percentage as UDAR has been obtained by the communists: the Party of Regions’s allied in the ruling parliamentary coalition.

Moreover, the far-right wing “Freedom” Party, which signed a cooperation agreement with the United Opposition “Fatherland”, obtained the 10% of the votes.

Despite of the opposition’s victory in the proportional election, the majoritarian colleges’ result, by which is elected the 50% of new Ukrainian MP, ensures a strong majority to the Party of Regions in the new parliament.

According to the Central Commission, the Party of Regions won in 114 majoritarian colleges, whereas the United Opposition “Fatherland” just in 42.

Other majoritarian colleges have been won by the “Freedom” party – 11 – and the UDAR party – 5. Independent candidates won in 43 majoritarian colleges.

As confirmed by different sources, several independent candidates are financed by the Party of Regions.

For this reason, the so-called “indipendents” are going to support a pro-Presidential majority in next ukrainian parliament.

From the geographical point of view, the Party of Regions won in eastern and Southern oblasts, in the western Transcarpathian Region, in the autonomous Republic of Crimea, and in the town of Sebastopol.

The United Opposition “Fatherland” won in central and western Ukrainian regions, and obtained a strong majority in the capital Kyiv.

The “Freedom” party dominated in Galicia, and also won in an eastern Ukraine’s college for the first time in its history.

The opposition’s victory has also been limited by several frauds committed by the Party of Regions.

According to international observation mission’s press-notes, and several denunciations made by the orange democratic opposition’s parties, Yanukovych presidential administration used public money to support the Party of Regions.

Moreover, President Yanukovych’s party organized “electoral carrousels” to carry voters by bus casting their ballots in more than one poll station, and provided electoral campaign during the election day.

A confirmation to the Party of Regions’ frauds is due also to the affluence.

The majority of the 58% of voters casted their ballots in Galicia, Volynia and in the Ivano-Frankivsk region: the traditional democratic orange opposition’s strongholds.

At the same time, the lowest affluence has been registered in Odessa, in the Autonomous Republic of Crimea, and in the town of Sebastopol, where the Party of Regions usually obtains a lot of votes.

Critics to the election have been expressed by the US State Secretary Hillary Clinton, who retained the consultation as a step ahead for the Ukrainian democracy.

Hillary Clinton underlined that the previous 2007 parliamentary election and the 2010 presidential election, led under the orange governments of Yulia Tymoshenko, were fair and free.

Moreover, Mrs Clinton also condemned the democratic orange opposition’s Leader Yulia Tymoshenko’s assence in the electoral consultation.

Yulia Tymoshenko has been jailed in 2011 because of the signature of gas supplies corrects retained by un unfair court as in contrast with the Ukrainian national interest.

Yulia Tymoshenko is one of the ten democratic orange opposition’s politicians who have been jailed or processed for political reasons since President Yanukovych took the power in 2010.

Matteo Cazzulani

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Ucraina: USA e OSCE contro Yanukovych per i brogli elettorali e il caso Tymoshenko

Posted in Ukraina by matteocazzulani on October 31, 2012

Il Segretario di Stato USA, Hillary Clinton, si associa alla protesta dell’OSCE nei confronti dell’organizzazione delle Elezioni Parlamentari ucraine e della detenzione in carcere della Leader del dissenso democratico. Giornalisti aggrediti nei seggi, mentre il Capo dello Stato ritiene la consultazione pienamente regolare.

Denunce dalla comunità internazionale, dati contestati, scioperi della fame, brogli elettorali e una serie di giornalisti aggrediti sono le prime conseguenze del termine dello scrutinio delle elezioni Parlamentari ucraine. Nella giornata di mercoledì, 31 Ottobre, il Segretario di Stato USA, Hillary Clinton, ha aspramente criticato l’Ucraina per lo svolgimento di una consultazione elettorale definita come una dimostrazione di immaturità democratica.

A Sarajevo, durante un’iniziativa pubblica, la Clinton ha definito le elezioni parlamentari ucraine come un passo indietro rispetto al passato, quando, in seguito al processo democratico del 2004 – noto come Rivoluzione Arancione – le consultazioni politiche del 2006, del 2007 e del 2010 sono state svolte in maniera pienamente regolare.

La protesta del Segretario di Stato USA e in linea con la posizione dell’OSCE, che ha espresso profondo turbamento per la poca trasparenza con cui si sono svolte le Elezioni Parlamentari ucraine.

Nel contempo, l’ente internazionale, così come Hillary Clinton, ha contestato l’assenza dalla consultazione della Leader dell’Opposizione Democratica, Yulia Tymoshenko: incarcerata da circa un anno per ragioni politiche, dopo un processo palesemente irregolare durato qualche mese.

“Yulia Tymoshenko ha avviato uno sciopero della fame per protestare contro i brogli elettorali – ha dichiarato martedì, 30 Ottobre, Serhiy Vlasenko, l’Avvocato dell’anima della Rivoluzione Arancione – Non e la prima volta che la Leader dell’Opposizione adotta tale forma disobbedienza civile e non violenta”.

Come riportato dall’autorevole Ukrayinska Pravda, oltre alle falsificazioni, le procedure di spoglio hanno riguardato anche violenze a carico di giornalisti impegnati a svolgere la propria professione.

Presso il collegio uninominale 215, il reporter del portale di informazione Levyi Bereg, Maksym Levin, e stato aggredito da una squadriglia di poliziotti, e, assieme ad altri colleghi, e stato oggetto di lancio di gas lacrimogeno.

Nonostante l’allarme della comunità internazionale, e le aggressioni alla stampa, il Presidente ucraino, Viktor Yanukovych, si e detto soddisfatto per la consultazione elettorale.

In una nota ufficiale, mercoledì, 31 Ottobre, il Presidente Yanukovych ha lodato gli ucraini per la dimostrazione di democrazia, ed ha invitato i vincitori ad avviare i lavori per la formazione di nuove Commissioni e Governo.

Vince il campo democratico, ma il Presidente Yanukovych mantiene il potere in Parlamento

Problematica e pero la definizione di vincitori: secondo i dati definitivi del voto proporzionale, il Partito delle Regioni – sostenuto politicamente dal Presidente Yanukovych, e finanziato dai principali oligarchi del Paese – ha ottenuto il 30%. I due partiti del campo democratico, l’Opposizione Unita Batkivshchyna e UDAR, sono stati invece votati rispettivamente dal 25% e dal 13%.

Ad entrare in parlamento sono anche i rappresentati estremisti della politica di Kyiv. I comunisti, finora alleati di maggioranza del Partito delle Regioni, hanno ottenuto il 13, mentre il Partito di estrema destra Svoboda e stato supportato dal 10% dei consensi.

A ribaltare il vantaggio dello schieramento democratico e pero il sistema elettorale, che assegna la meta dei seggi del Parlamento tramite collegi uninominali, in cui ad avere la meglio sono stati rappresentati del Presidente Yanukovych.

Secondo i dati ufficiali, il Partito delle Regioni ha vinto in 114 collegi, l’Opposizione Unita Batkivshchyna in 42, Svovoda in 11, e UDAR in 5. In altri 43 seggi maggioritari sono stati eletti candidati indipendenti che, tuttavia, sono finanziati dall’Amministrazione Presidenziale.

Una volta entrati in Parlamento, gli indipendenti certamente garantiranno al Partito delle Regioni i voti necessari per formare una maggioranza fedele al Presidente Yanukovych.

Alla legge elettorale si aggiunge anche l’accusa di brogli e falsificazioni mossa al Partito delle Regioni da parte delle missioni di osservazioni internazionali e dai Soggetti dell’Opposizione democratica.

Il Partito del Presidente Yanukovych si e avvalso di denaro pubblico per finanziare la propria campagna elettorale, ed ha condotto iniziative pubblicitarie durante il giorno del voto.

Inoltre, sempre il Partito delle Regioni ha organizzato i cosiddetti “caroselli elettorali”: bus adibiti al trasporto di elettori in più di un seggio per aumentare il numero dei voti al Partito del potere.

Matteo Cazzulani

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Ucraina: I democratici aumentano il vantaggio, ma il Presidente Viktor Yanukovych mantiene il controllo del Parlamento grazie a porcellum elettorale e falsificazione

Posted in Ukraina by matteocazzulani on October 31, 2012

L’Opposizione Unita Batkivshchyna diminuisce il distacco dal Partito delle Regioni, il Partito UDAR scavalca i comunisti, e Svoboda si rafforza, ma la vittoria degli indipendenti nel maggioritario e i brogli elettorali consentono al Capo di Stato di mantenere la maggioranza parlamentare. Il dato regionale presenta un Paese diviso

Kyiv – La superiorità delle forze dell’Opposizione democratica arancione e sempre più netta, ma la legge elettorale avulsa, e le irregolarita durante il voto, premia sempre il Partito delle Regioni, sostenuto politicamente dal Presidente, Viktor Yanukovych, e finanziariamente dai principali oligarchi ucraini.

Nella giornata di martedì, 30 Ottobre, la Commissione Elettorale Centrale e giunta al 97% dello spoglio delle schede elettorali delle Elezioni parlamentari ucraine, riservando un’importante sorpresa nel dato proporzionale.

Il secondo partito di opposizione UDAR ha infatti superato i comunisti al terzo posto, con il 13% dei consensi. Buono anche il dato del Partito di estrema destra Svoboda: sempre quinto, ma con un incremento dei consensi al 10%.

Invariate restano le prime due posizioni, ma la differenza tra le forze politiche più votate si assottiglia al 5%. Il Partito delle Regioni si attesta al 30%, mentre l’Opposizione Unita Batkivshchyna sale al 25%.

Seppur rafforzate nel sostegno popolare, le forze democratiche dello schieramento arancione cedono alla coalizione filo-presidenziale regionale-comunista a causa del sistema maggioritario, che assegna il 50% dei seggi del Parlamento.

Secondo i dati della Commissione Centrale, il Partito delle Regioni ha vinto in 114 colleghi uninominali, l’Opposizione Unita Batkivshchyna in 42, Svoboda in 11 e UDAR in 5.

Importante e anche la vittoria dei 43 candidati indipendenti: personalità ben radicate nel territorio pronte a passare tra le fila del Partito delle Regioni per garantire al Presidente Yanukovych una sicura maggioranza parlamentare.

Significativo e anche il dato locale. Come da tradizione, il Partito delle Regioni vince nelle Oblast dell’Est del Paese e in Transcarpazia, nell’estremo Ovest. L’Opposizione Unita Batkivshchyna si afferma a Kyiv e nelle regioni centro-Occidentali, mentre Svoboda vince in Galizia.

Oltre alla legge elettorale, a garantire al Presidente Yanukovych una maggioranza presidenziale a discapito della volontà del popolo ucraino sono anche brogli e falsificazioni avvenute nei due mesi precedenti e durante la giornata elettorale.

Come riportato dagli osservatori internazionali e dai Partiti dell’Opposizione, il Partito delle Regioni si e avvalso di risorse pubbliche per finanziare la pubblicità, ha usato locali delle Amministrazioni Locali per la propria réclame, ed ha organizzato caroselli elettorali per trasportare un alto numero di elettori in più di un seggio.

A conferma dei brogli e anche il dato dell’affluenza. Del 58% dei votanti, la maggior parte ha esercitato il proprio diritto di voto in Galizia, Volinia e nella Regione di Ivano-Frankivsk: le roccaforti dei partiti democratici.

Nel contempo, la minore partecipazione al voto si e registrata a Odessa, in Crimea e nella città indipendente di Sebastopoli, dove il Partito delle Regioni e tradizionalmente forte.

Kyiv lontano dall’UE

Le elezioni parlamentari ucraine sono state ritenute dagli osservatori internazionali non in linea con gli standard internazionali.

Come più volte dichiarato dalla Commissione Europea, lo svolgimento di Elezioni non-libere comporta la sospensione definitiva del processo di integrazione dell’Ucraina nell’Unione Europea.

Matteo Cazzulani

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Ukraine: frauds and majoritarian colleges “to save” President Yanukovych in UA parliamentary election

Posted in Ukraina by matteocazzulani on October 30, 2012

The Party of Regions and communists ruling coalition loses in the proportional elections, but the win of several pro-presidential candidates in majoritarian colleges ensure the Ukrainian President a strong majority. Jailed opposition’s Leader Yulia Tymoshenko started a hunger strike.

Kyiv – The Ukrainian President Viktor Yanukovych can be satisfied after the pro-presidential coalition kept the majority in the Ukrainian national parliament, despite of the opposition’s win in the proportional election.

According to the 86,78% of poll stations’ results, the Party of Regions, which is politically supported by Ukrainian President Vitkor Yanukovych – and is financed by the most important oligarchs of the country – leads the electoral election with the 31% of votes.

President Yanukovych’s Party of Regions overcomes the United Opposition “Fatherland”, which obtained the 24% of votes, and the communists – the Party of Regions’ coalition partners in pro-presidential parliamentary majority – voted in the 13% of bailouts.

The same percentage has been obtained by the second opposition UDAR party, whereas the far-right “Freedom” party, which signed with the United Opposition Fatherland a cooperation’s agreement, collected the 9%.

The proportional result, which ensure to the democratic orange forces a small majority, has been radically changed by the results in the majoritarian election, by which is elected the half of new Ukrainian MP.

According to the 78% of the poll, the Party of Region won in 114 majoritarian colleges, the United Opposition “Fatherland” in 24, the Freedom party in 11, and the UDAR party in 5.

The Party of Regions also won in other 43 majoritarian colleges thanks to independent candidates, which presented themselves without openly express their depence from President Yanukovych party’s funding.

Several fraud and irregularity committed by the Party of Regions during the electoral campaign and the election day doubt the effective regularity of the election.

According to the international observation missions, the European Commission, and several opposition’s parties denunciations, the Party of Regions used public resources in order to promote its list and its candidates in majoritarian colleges.

Moreover, the President Yanukovych’s party organized “carrousels” to carry voters by bus casting their bailout in several poll station, and invited voters to support the Party of Regions near the poll stations.

By an official statement, EU Minister of Foreign Affairs Catrine Ashton and EU Enlargement and the Integration Commissioner Stefan Fule asked the Ukrainian Central Electoral Commission to totally respect the Ukrainian People’s political orientation.

The President of the European Parliament, Martin Schultz, expressed his concernment about the lack of pair opportunities between all the challengers in the Ukrainan parliamentary election.

The western observation missions led by OSCE, PACE and NATO Parliamentary Assembly strongly criticized Ukrainian elections because of for a lack of transparency and irregularities committed during the pre-electoral period.

Moreover, the Western observation mission contested two main opposition leader Yulia Tymoshenko and Yuri Lutsenko’s absence due to political arrests organized by the Presidential Administration in order to eliminate Yanukovych’s strongest challengers from the parliamentary election.

Also the electoral frequency confirms Party of Regions’s frauds. The majority of the 58% of Ukrainians cast their bailout in Galicia, Volynia and in the Ivano-Frankivsk region, which are the orange democratic opposition parties’s stronghold.

At the same time, the lowest frequency is registered in the Odessa region, in Crimea, and in the independent town of Sebastopol.

A protest against Party of Regions’s fraud has been started by Former Ukrainian PM Yulia Tymoshenko.

As the leader of the United Opposition “Fatherland”, Yulia Tymoshenko announced a hunger strike from the prison of Kharkiv, where she has been jailed more than a year ago.

Yulia Tymoshenko, who personally led the Ukrainian democratic process, known as the Orange Revolution, was appointed as Ukrainian PM twice since 2005 until 2009.

During her governments, all the elections organized in Ukraine have been considered as free and fair.

Matteo Cazzulani

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Ucraina: Yanukovych senza la maggioranza politica si “salva” con brogli e maggioritario

Posted in Ukraina by matteocazzulani on October 30, 2012

Il Partito delle Regioni e i comunisti perdono la maggioranza nel proporzionale, ma possono contare sul contributo degli indipendenti nel maggioritario per rinnovare la coalizione blu-rossa in sostegno del Capo dello Stato. Condanna per le irregolarità e la poca trasparenza da parte dell’Occidente.

Kyiv – Il Presidente ucraino, Viktor Yanukovych, puo essere soddisfatto: non ha la maggioranza dei voti degli ucraini, ma il porcellum ucraino, e una buona dose di brogli elettorali, gli garantiscono una maggioranza sicura in Parlamento a lui fedele. Nella giornata di martedì, 30 Ottobre, la Commissione Elettorale Centrale ucraina e giunta allo spoglio dell’86,78% delle schede elettorali.

Secondo i dati quasi definitivi, il Partito delle Regioni, supportato politicamente dal Presidente Yanukovych e finanziato dai principali oligarchi del Paese, ha ottenuto il 31% dei voti, seguito dall’Opposizione Unita Batkivshchyna con il 24%.

Al terzo posto si sono posizionati i comunisti – alleati del Partito delle Regioni nella maggioranza parlamentare attualmente al governo – con il 13%, così come il secondo Partito di opposizione UDAR. Entra in Parlamento anche il partito di estrema destra Svoboda, con il 9% dei consensi nel sistema proporzionale.

Differenti sono invece gli equilibri per quanto riguarda il sistema maggioritario, che assegna la meta dei seggi del Parlamento. Secondo il 78% delle sezioni scrutinate, il Partito delle Regioni vince in 114 collegi uninominali, l’Opposizione Unita Batkivshchyna in 42, Svoboda in 11 e UDAR in 5.

Notevole e il risultato dei candidati indipendenti, vincitori in 43 collegi. Essi sono personalità ben radicate nei territori, appoggiate e finanziate dal Partito delle Regioni.

Per questo, i cosiddetti indipendenti sono pronti ad aderire alla coalizione pro-presidenziale, e a garantire a Yanukovych una maggioranza parlamentare rassicurante.

A porre un interrogativo sulla correttezza delle consultazioni sono le ripetute prove di brogli raccolte e denunciate dagli osservatori internazionali.

In particolare, ad essere contestato e stato l’utilizzo da parte del Partito delle Regioni di denaro statale per il finanziamento della campagna elettorale, l’organizzazione di caroselli elettorale per portare elettori in più di una sezione elettorale, e la sostituzione di schede votate a favore dei partiti dell’opposizione con facsimili pre-compilati in favore del Partito del Presidente.

A conferma dei brogli e anche il dato dell’affluenza. Del 58% dei votanti la maggior parte ha esercitato il proprio diritto in Galizia, Volinia e nella Regione di Ivano-Frankivsk: le storiche roccaforti dei Partiti dello schieramento democratico.

Viceversa, la minore affluenza e stata registrata nella città di Odessa, in Crimea, e nella città indipendente di Sebastopoli, tradizionalmente favorevoli al Partito delle Regioni.

Critiche all’organizzazione delle elezioni in Ucraina sono state espresse da una nota ufficiale della Commissione Europea, che per voce del Ministro degli Esteri Ue, Catrine Ashton, e del Commissario all’Integrazione e all’Allargamento, Stefan Fule, ha invitato la Commissione Elettrorale Centrale a rispettare la volonta popolare.

Parole dure sono state espresse anche dal Presidente del Parlamento Europeo, Martin Schultz, che ha contestato l’assenza di pari opportunita tra le forze politiche che hanno preso parte alla consultazione.

Nella giornata di lunedì, 29 Ottobre, una ferma posizione e stata presa anche dal Coordinamento delle missioni di osservazione occidentali – OSCE, Consiglio d’Europa, Parlamento Europeo ed Assemblea Parlamentare NATO – che ha condannato lo svolgimento delle consultazioni in Ucraina per via della poca trasparenza e dell’assenza dei due esponenti principali dell’Opposizione, l’ex-Primo Ministro Yulia Tymoshenko e l’ex-Ministro degli Interni Yuri Lutsenko, arrestati per ragioni meramente politiche.

Yulia Tymoshenko allo sciopero della fame contro le falsificazioni

Nella serata di lunedì, 29 Ottobre, Yulia Tymoshenko ha avviato uno sciopero della fame presso il carcere per protestare contro i brogli perpetrati dall’Amministrazione Presidenziale di Yanukovych.

A favore delle ragioni della Tymoshenko gioca il precedente storico: durante i Governi guidati dall’anima della Rivoluzione Arancione tutte le consultazioni si sono svolte in maniera regolare, anche quando a vincerle e stato lo schieramento guidato dal Partito delle Regioni.

Matteo Cazzulani

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Ucraina: l’Occidente condanna i brogli elettorali

Posted in Uncategorized by matteocazzulani on October 29, 2012

La missione di osservazione congiunta di OSCE, Consiglio d’Europa, Parlamento Europeo e NATO giudica come deludenti le Elezioni Parlamentari ucraine. Defilata la posizione del Parlamentare Europeo Pawel Kowal, che mantiene la porta aperta all’integrazione di Kyiv nell’UE.

Kyiv – Una consultazione non si può giudicare in bianco e nero, ma le Elezioni Parlamentari ucraine non possono essere considerate come regolari e libere. Nella giornata di lunedi’ 29 Ottobre, la missione di osservazione internazionale coordinata tra OSCE, Consiglio d’Europa, Parlamento Europeo e Assemblea Parlamentare NATO ha espresso un giudizio molto duro sulla consultazione ucraina del giorno precedente.

Come evidenziato dal Capo della Missione OSCE, l’Ambasciatrice Walburga Habsburg Douglas, l’Ucraina ha dimostrato un regresso democratico preoccupante per via dell’assenza di trasparenza sui fondi utilizzati dalle forze politiche durante la campagna elettorale.

Inoltre, la Douglas ha criticato il mancato rispetto dei pari diritti tra le forze politiche concorrenti, e l’esclusione dalla competizione dei due esponenti di spicco dell’opposizione: l’ex-Primo Ministro, Yulia Tymoshenko e l’ex-Ministro degli Interni, Yuri Lutsenko.

Il responsabile del Consiglio d’Europa, Andreas Gross, ha illustrato come la politica ucraina si sia oligarchizzata, ed abbia privato i cittadini ucraini sia della fiducia che del diritto di libera scelta nel mezzo elettorale.

Inoltre, Gross ha condannato il sistema elettorale misto, che ha portato alla formazione in Parlamento di una maggioranza che non rispecchia il vero orientamento del popolo ucraino.

Parole dure sono state rivolte anche dal rappresentante della missione di osservazione dell’Asemblea Parlamentare della NATO, Assen Agov, che ha illustrato come tra istituzioni partner sia opportuno parlarsi con franchezza per continuare a collaborare nonostante le palesi difficoltà legate al mancato rispetto della democrazia in Ucraina.

Voce fuori dal coro e stata quella del Capo della missione del Parlamento Europeo, Pawel Kowal, che ha visto nell’alta affluenza e nell’ampio sostegno ottenuto dalle forze pro-europee un punto positivo per lasciare aperta all’Ucraina la prospettiva di integrazione nell’UE.

La posizione del Parlamentare Europeo polacco ha sollevato più di un dubbio, dal momento in cui a più riprese Bruxelles ha evidenziato come lo svolgimento di elezioni irregolari a Kyiv avrebbe precluso in definitiva la firma dell’Accordo di Associazione UE-Ucraina.

Questo documento prevede il varo di una Zona di Libero Scambio che integra l’economia ucraina con quella dell’Europa. Secondo Kowal, esso e un atto che l’UE ha tutto l’interesse a firmare.

“L’Ucraina e un grande Paese europeo, e non e la Russia – ha dichiarato l’Europarlamentare del gruppo dei Conservatori e Democratici Europei in esclusiva a Lombardi Nel Mondo – gli standard della democrazia di Kyiv non sono quelli della Bielorussia, dunque e lecito trattare le Autorità ucraine differentemente rispetto a quelle di Minsk”.

La posizione dell’Occidente va di pari passo con la continuazione dello spoglio delle schede elettorali. Giunti al 65,73% dello spoglio, il Partito delle Regioni – sostenuto politicamente dal Presidente, Viktor Yanukovych, ed economicamente dai principali oligarchi del Paese – e in testa con il 33% dei consensi.

Al secondo posto si e classificata l’Opposizione Unita Batkivshchyna con il 22% dei voti, seguita dai comunisti – alleati di maggioranza in Parlamento del Partito delle Regioni – con il 14%, dal Partito di opposizione UDAR con il 13%, e, infine, dal Partito di estrema destra Svoboda, forte di un 6%.

Dubbi sulla veridicità dei dati sono legati alle ripetute denunce di brogli espresse da osservatori internazionali e partiti dell’opposizione commessi dal Partito delle Regioni, all’alta affluenza presso le regioni occidentali del Paese – tradizionali roccaforti dello schieramento arancione democratico – e al sistema elettorale misto.

Con l’attribuzione di meta dei seggi del Parlamento secondo collegi uninominali, numerosi candidati ben radicati nei territori hanno vinto presentandosi come indipendenti, senza – come confermato da diverse fonti molto attendibili – rivelare l’intenzione di confluire nel Partito delle Refioni una volta eletti, per creare una maggioranza filo-presidenziale.

Matteo Cazzulani

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Ucraina: le forze democratiche contestano i dati ufficiali

Posted in Ukraina by matteocazzulani on October 29, 2012

L’Opposizione Unita Batkivshchyna e il partito UDAR presentano un conteggio elettorale privato che ridimensiona il risultato del Partito delle Regioni del Presidente Viktor Yanukovych. Critiche ad alcuni osservatori internazionali per la superficialità con cui e stata svolta la professione.

Kyiv – Nelle elezioni ucraine i conti non tornano. A dirlo sono i due Partiti dello schieramento arancione di opposizione che, nella giornata di lunedì, 29 Ottobre, hanno realizzato un conteggio dei voti indipendente da quello ufficiale, criticato per essere caratterizzato dai brogli perpetrati dal Partito delle Regioni del Presidente, Viktor Yanukovych.

Come dichiarato dal vicecapo dell’Opposizione Unita Batkivshchyna, Oleksandr Turchynov, il Partito delle Regioni avrebbe una lieve maggioranza sull’opposizione con il 29,3% dei consensi.

Ad incalzare il partito del Presidente Viktor Yanukovych, secondo le stime esposte da Turchynov, e l’Opposizione Unita Batkivshchyna con il 25,2%.

Essa e seguita dal Partito di opposizione UDAR e dai comunisti – alleati nella maggioranza di governo del Partito delle Regioni – appaiati al 13%, e, in ultima posizione, dal Partito di estrema destra Svoboda con il 10,12%.

Turchynov non ha risparmiato critiche ad alcuni osservatori internazionali che si sono affrettati a definire le elezioni come regolari e corrette.

“E in atto una falsificazione su larga scala orientata ad annullare la vittoria delle opposizioni – ha dichiarato Turchynov – ci sono attacchi personali nei confronti dei nostri rappresentanti di lista, e in alcune sezioni elettorali sono avvenute vere e proprie irregolarità formali”.

Diverse sono anche i dati provenienti dal calcolo effettuato dal leader del partito UDAR, Vitaliy Klychko. Secondo il campione di pugilato, il Partito UDAR avrebbe ottenuto il 15% dei consensi, e, per questa ragione, si e ritenuto soddisfatto del risultato elettorale.

Inoltre, il Leader di UDAR ha contestato il sistema elettorale, che designa solo la meta dei seggi del parlamento secondo un sistema proporzionale.

Il restante 50% dei mandati alla Rada e assegnato secondo collegi uninominali, in cui a vincere sono, per la maggior parte dei casi, candidati apparentemente indipendenti che, in realtà, sono pronti a confluire nel Partito delle Regioni una volta eletti.

“Sono convinto che senza un sistema elettorale così intricato avremmo già iniziato a confrontarci con i colleghi dell’Opposizione Unita Batkivshchyna per formare una nuova maggioranza parlamentare – ha dichiarato Klychko – formeremo comunque una forte opposizione con un governo di minoranza”.

Secondo i dati della Commissione Elettorale Centrale, al 54,34% delle schede scrutinate il Partito delle Regioni e al primo posto con il 34% dei voti, seguito dall’Opposizione Unita Batkivshchyna con il 22%.

Alle loro spalle, i comunisti hanno ottenuto il 14% dei voti, UDAR solo il 13% e Svoboda il 9%.

Il Partito delle Regioni, grazie ai candidati indipendenti, domina anche nei collegi uninominali, nei quali l’Opposizione Unita Batkivshchyna mantiene la seconda posizione, mentre Svoboda ottiene la terza posizione davanti al partito UDAR.

Brogli ed irregolarità confermati dal dato dell’affluenza regionale

Il risultato della Commissione Elettorale Centrale e contestato in seguito alle segnalazioni di brogli ed irregolarità commesse dal Partito delle Regioni, che si e servito delle risorse statali e delle sedi di diversi enti locali durante la sua campagna elettorale.

A confermare il sospetto di brogli e anche l’affluenza. La maggior parte del 58% dei votanti si e recato alle urne in Galizia, Volinia e nella regione di Ivano-Frankivsk: tradizionali roccaforte dei partiti del campo democratico arancione.

Nello stesso tempo, la presenza alle urne e stata minima in zone tradizionalmente fedeli al Partito delle Regioni, come la Crimea, la città di Odessa, e la città indipendente di Sebastopoli.

Matteo Cazzulani

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Ucraina: i brogli e un sistema elettorale ibrido ribaltano i dati degli exit-poll

Posted in Ukraina by matteocazzulani on October 29, 2012

Al 40% delle schede scrutinate il Partito delle Regioni del Presidente Viktor Yanukovych domina la competizione, e grazie al buon risultato dei comunisti, ed alla vittoria nei collegi uninominali, può riconfermare la coalizione blu-rossa attualmente al governo. Certificati brogli diffusi.

Kyiv – Qualche sorpresa e la conferma del complicato sistema elettorale misto sono le due conferme date dalla conta del 40% dei voti delle elezioni parlamentari ucraine.

Alle ore 10 di lunedì, 29 Ottobre, la Commissione Elettorale Centrale ha riconosciuto al Partito delle Regioni – forza politica sostenuta politicamente dal Presidente, Viktor Yanukovych, e finanziariamente dai principali oligarchi del Paese – il 35,60% dei consensi.

Staccata al secondo posto e l’Opposizione Unita Batkivshchyna con il 21%, tallonata dai comunisti con il 15,1% e dal secondo partito dell’opposizione UDAR, con il 12%. Secondo le proiezioni, entra in parlamento anche il partito di estrema destra Svoboda, con un buon 7%.

I risultati rappresentano una vera e propria novità rispetto agli exit poll nazionali, che hanno assegnato al Partito delle Regioni il 32% dei consensi, all’Opposizione Unita Batkivshchyna il 23%, a UDAR e ai comunisti il 13%, e a Svoboda l’11%, permettendo alle forze del campo democratico di ritenersi i vincitori della consultazione.

La conta dei voti sembra premiare la coalizione Regional-comunista filo-presidenziale anche per quanto riguarda il risultato dei collegi uninominali, che assegnano la meta dei seggi del Parlamento.

Come riportato dalla Commissiome Elettorale Centrale, i candidati del Partito delle Regioni hanno vinto in 114 collegi, seguiti dall’Opposizione Unita Batkivshchyna con 28, Svoboda in 4 e UDAR in 4.

Inoltre, e importante tener conto dei collegi in cui a vincere sono stati candidati indipendenti, la maggior parte dei quali e ben radicata nel territorio e, in realtà, appartiene al Partito delle Regioni.

Costoro sono dunque pronti ad aderire alla maggioranza filo-presidenziale una volta formatori il nuovo parlamento, de facto alienando gli orientamenti generali degli ucraini certificati dagli exit-poll.

A porre un serio dubbio sulla validità della comsultazione sono le numerose accuse di brogli emanate da osservatori internazionali, partiti dell’opposizione e perfino dai comunisti.

Secondo il gruppo ENEMO, incaricato di monitorare la consultazione elettorale, nella giornata del voto si sono verificati svariati casi di caroselli elettorali: trasporto di elettori in diverse sezioni elettorali organizzato dal Partito delle Regioni.

Inoltre, il soggetto politico del Presidente Viktor Yanukovych e accusato per avere utilizzato denaro statale durante la campagna elettorale.

Opportuno inoltre rimarcare come da diverse fonti sia stato lanciato l’allarme falsificazioni legato alla presenza nel comitato ristretto della Commissione Elettorale Centrale incaricato della registrazione dei voti di soli esponenti dell’Amministrazione Presidenziale, liberi di manipolare i risultati in favore dell’attuale forza di governo.

Alta l’affluenza nelle regioni “democratiche”

A confermare la possibilità di brogli e anche il dato legato all’affluenza. Secondo la Commissiome Elettorale, al netto di un 58% su scala nazionale a votare di più sono stati gli elettori della Galizia, della Volinia, e della regione di Ivano-Frankivsk: roccaforti storiche delle forze arancioni.

La presenza al voto più bassa e stata registrata a Odessa, in Crimea e nella città autonoma di Sebastopoli, dove il Partito delle Regioni ha sempre contato su un elettorato stabilmente a suo favore.

Matteo Cazzulani

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Ucraina: l’Opposizione Unita Batkivshchyna porge la mano a UDAR

Posted in Ukraina by matteocazzulani on October 29, 2012

La principale forza dello schieramento democratico denuncia la Commissione Elettorale Centrale per il ritardo nella comunicazione dei dati dell’affluenza nelle regioni orientali, dove il Partito delle Regioni del Presidente Viktor Yanukovych e tradizionalmente forte. Rinnovato l’invito al partito di Vitaliy Klichko ad unirsi in un’unica intesa degli arancioni

Kyiv – Le forze democratiche devono essere unite per portare l’Ucraina in Europa, e l’Unione Europea assieme alla comunità internazionale e sicuramente pronta a sostenere le forze dell’opposizione al regime del Presidente Viktor Yanukovych. Questa e la risposta data dall’Opposizione Unita Batkivshchyna alla dichiarazione del partito di opposizione UDAR in favore dell’unita delle forze del campo democratico nel nuovo parlamento ucraino.

Come dichiarato dal Capo in pectore dell’Opposizione Unita Batkivshchyna, Arseniy Yatsenyuk, UDAR ha scelto di non aderire ad una coalizione elettorale di tutte le forze democratiche, ma ha rinnovato l’invito al campione di pugilato Vitaliy Klichko – Leader di UDAR – affinché in parlamento sia creata una coalizione in grado di riportare l’Ucraina verso l’integrazione con Bruxelles.

Inoltre, Yatsenyuk si e detto convinto del ruolo attivo che Sara giocato a sostegno dell’Opposizione Unita Batkivshchyna dal Partito Popolare Europeo.

Seocndo Yatsenyuk, la più importante forza politica dell’UE, a cui il principale soggetto partitico del dissenso ucraino appartiene, sarebbe pronta a denunciare i brogli perpetrati dal Partito delle Regioni: il partito supportato politicamente dal Presidente Viktor Yanukovych, e sostenuto politicamente dai più ricchi oligarchi di Ucraina.

A proposito delle scorrettezze delle operazioni di voto operate dal Partito delle Regioni, l’Opposizione Unita Batkivshchyna ha evidenziato come la commissione elettorale centrale non abbia ancora comunicato l’affluenza definitiva.

Inoltre, secondo i dati in possesso della principale forza del campo democratico ucraino, il Partito delle Regioni avrebbe ottenuto il 29% dei voti, seguita dall’Opposizione Unita con il 25%, UDAR con il 12%, e dal partito di destra estrema Svoboda appaiato con i comunisti all’11%.

Turchynov a Lombardi Nel Mondo e Legno Storto: Yulia Tymoshenko e in condizioni gravi

Significative sono le dichiarazioni rilasciate dal vicecapo dell’Opposizione Unita Batkivshchyna, Oleksandr Turchynov, in merito allo stato di salute della Leader dell’Opposizione Unita Batkivshchyna, l’ex-Premier Yulia Tymoshenko.

Come dichiarato in esclusiva a Lombardi Nel Mondo e al Legno Storto, Turchynov ha ammesso di non avere informazioni sul progresso delle cure mediche che la Tymoshenko somministra in carcere, dove e detenuta in seguito ad una condanna politica inflittale per avere firmato nel 2009 accordi energetici con la Russia ritenuti sconvenienti per le casse dello Stato.

“Non ho notizie su Yulia Tymoshenko – ha dichiarato Turchynov – ma già domani il suo avvocato si recherà da lei per sincerarsi delle sue condizioni”.

Come riportato dagli osservatori che oggi hanno accompagnato la Tymoshenko alla sezione elettorale riservata ai detenuti della Colonia Penale Kachanivsky di Kharkiv, la Tymoshenko e apparsa stanca e malata.

Matteo Cazzulani

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Ucraina: l’Opposizione Arancione prova a cooperare

Posted in Ukraina by matteocazzulani on October 29, 2012

Il Leader del partito UDAR, Vitaliy Klychko, favorevole a unire le forze con gli altri partiti del campo democratico per abbattere il regime del Presidente Viktor Yanukovych e restituire a Kyiv la prospettiva europea. L’ombra dei brogli e del sistema elettorale avulso continua ad aleggiare

Kyiv – Pronto per l’esperienza in parlamento a capo di una forza politica capace di raccogliere fino al 20% dei consensi. E un misto di ottimismo e ralismo la reazione a caldo di Vitaliy Klychko agli exit-pool delle elezioni parlamentari ucraine, che, concordemente con i sondaggi pre-elettorali, hanno stimato il partito UDAR al terzo posto con un buon 13% dei consensi.

Come dichiarato da Klychko, noto campione di pugilato che si e dedicato alla politica una volta appesi i guanti al chiodo, il buon risultato di UDAR e un sintomo della disaffezione degli ucraini ad una vecchia politica composta da persone dalla troppo lunga carriera politica.

Interpellato sulla possibilità o meno di unirsi all’Opposizione Unita Bat’kivshchyna e al Partito di estrema destra Svoboda – stimati rispettivamente al secondo posto con il 23% dei consensi e al quinto con l’11% – il leader di UDAR si e detto aperto all’idea di cooperare con le altre forze politiche del campo democratico che hanno a cuore la direttrice europea in politica estera.

Nel contempo, Klychko ha dichiarato l’impossibilita di stabilire fin da subito alleanze prima che i dati elettorali derivanti dal sistema maggioritario scombinino le previsioni sociologiche degli exit-poll.

“I conti si fanno alla fine, e ancora prematuro parlare di alleanza quando la conta dei voti deve ancora essere avviata – ha dichiarato Klychko – La nostra intenzione e quella di collaborare con le forze politiche che propongono un’Ucraina europea”.

A proposito dei brogli elettorali perpetrati dal Partito delle Regioni, Klychko si e detto pronto ad intervenire per porre fine ad una violazione della democrazia che dura non solo dalla salita al potere di Yanukovych nel 2010, ma dal’Indipendenza dell’Ucraina del 1991, da quando il Paese non e riuscito ad ammodernarsi.

“Non cerco cariche, ma sono sceso in campo per cambiare la politica – ha sottolineato Klychko a proposito delle sue ambizioni politiche – il mio compito e quello di rappresentare chi si batte per un’Ucraina europea”.

Secondo gli exit-poll delle elezioni parlamentari ucraine, il Partito delle Regioni – sostenuto politicamente dal Presidente, Viktor Yanukovych, e finanziariamente dai principali oligarchi dell’Ucraina, ha ottenuto la maggioranza relativa con il 32%.

Come riportato da Unione Europea, osservatori internazionali e forze dell’opposizione, il Partito delle Regioni e Stato responsabile di sistematiche violazioni delle regole elettorali, come la compravendita di voti e l’utilizzo di risorse statali per la campagna elettorale.

Inoltre, nei collegi maggioritari – che assegnano la meta dei seggi del parlamento – la vittoria dei candidati indipendenti potrebbe garantire a Yanukovych la maggioranza parlamentare anche in caso di sconfitta nel proporzionale.

Tra i concorrenti dei collegi uninominali molti tra gli indipendenti sono personalità radicate nel territorio pronte a confluire nel Partito delle Regioni una volta elette.

Matteo Cazzulani

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