LA VOCE ARANCIONE. Il Blog di Matteo Cazzulani

Politica USA: Ash Carter confermato Segretario alla Difesa

Posted in USA by matteocazzulani on February 14, 2015

Un’ampia maggioranza al Senato conferma la nomina del tecnico vicino ai democratici voluto dal Presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, a Capo del Pentagono. Professionalità ed indipendenza le qualità apprezzate anche dai repubblicani

Philadelphia – Un politico molto tecnico a Capo del Pentagono in un periodo in cui l’Amministrazione Presidenziale degli Stati Uniti d’America ha ripreso un ruolo attivo in politica internazionale. Nella giornata di giovedì, 12 Febbraio, il Senato degli Stati Uniti ha approvato la nomina di Ash Carter a Segretario alla Difesa, dopo che, nella giornata martedì, 10 Febbraio, la Commissione Servizi Armati ne ha raccomandato l’approvazione all’unanimità.

La nomina di Carter, un tecnico politicamente vicino al Partito Democratico, ha ottenuto una maggioranza schiacciante di 93 Senatori, contro soli 5 contrari appartenenti all’ala più conservatrice del Partito Repubblicano, che non hanno accettato il candidato proposto dal Presidente degli Stati Uniti, il democratico Barack Obama, alla guida del Pentagono.

Già Vice Segretario alla Difesa durante la guida del Pentagono di Leon Panetta -il secondo Segretario alla Difesa dell’Amministrazione Obama- e Top Buyer del Dipartimento della Difesa sotto l’Amministrazione di Bill Clinton, Carter è stato apprezzato per la sua profonda conoscenza dell’apparato interno al Dipartimento, oltre che per la sua capacità di lettura delle tematiche legate a sicurezza e difesa originate dalla sua lunga esperienza.

Come riportato dal Capogruppo dei repubblicani al Senato, Mitch McConnell, il voto favorevole a Carter del Partito Repubblicano è legato alla richiesta che il nuovo Segretario alla Difesa sia capace di incidere nelle decisioni di Obama in materia di difesa e sicurezza nazionale.

Claire McCaskill, esponente democratica presso la Commissione Servizi Armati del Senato, ha dichiarato che Carter è la persona giusta per ricoprire un ruolo in un settore, quello del Pentagono, chiamato a decisioni importanti in un periodo di rinnovato coinvolgimento in politica estera da parte dell’Amministrazione Obama.

Come riportato dall’autorevole Politico, il consenso bipartisan al nuovo Segretario alla Difesa è stato dimostrato dal clima nel quale l’audizione di Carter è avvenuta presso la Commissione Servizi Armati del Senato, durante la quale il candidato Segretario ha dimostrato di possedere una visione di politica estera e di difesa chiara ed autonoma.

Il predecessore di Carter, Chuck Hagel, un repubblicano vicino alle posizioni di Obama su questioni importanti come Iraq, Iran e Israele, ha invece dovuto passare un esame molto più attento da parte del Senato, che ha approvato la sua nomina con un’esigua maggioranza di 58 senatori contro 41 dopo diversi giorni di ostruzionismo da parte di esponenti dello stesso Partito Repubblicano.

Il nuovo Segretario subito al lavoro su bilancio ed Ucraina

Confermata la sua nomina, Carter, il quarto Segretario alla Difesa nominato da Obama, dopo il democratico Panetta e i repubblicani Hagel e Robert Gates, è ora chiamato ad assumere fin da subito il controllo del Dipartimento alla Difesa sia sul piano finanziario che politico.

Da un lato, il nuovo Segretario alla Difesa deve redigere e presentare il nuovo bilancio del Pentagono, cercando di evitare i tagli che l’Amministrazione Obama ha più volte ventilato.

Carter dovrà inoltre prodigarsi per l’acquisto degli armamenti necessari per rafforzare le strutture militari dell’esercito statunitense, chiamato sia ai raid mirati contro l’ISIL che alla difesa degli Stati Uniti in un’epoca di insicurezza globale legata al terrorismo.

Infine, come riportato dalla Reuters, il nuovo Segretario alla Difesa dovrà fare sentire la sua voce presso l’Amministrazione in merito a questioni di alta importanza, come il sostegno militare all’Ucraina e il posticipo del ritiro dell’esercito USA dall’Afghanistan, su cui Carter, a differenza di Obama, è apertamente a favore.

Matteo Cazzulani
Analista di Tematiche Trans Atlantiche
Twitter @MatteoCazzulani

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