Polonia: il rapporto su Smolensk apre la Campagna Elettorale

Per la Commissione polacca colpevoli della scomparsa dell’ex-Presidente, Lech Kaczynski, sia Varsavia che Mosca. Protesta l’opposizione.

Dopo 14 mesi, il rapporto su Smolensk divide ancora la
Polonia. Nella giornata di venerdì, 29 Luglio, la Commissione Investigativa polacca ha presentato il risultato delle proprie indagini sulla catastrofe che, il 10 Aprile 2010, ha causato la scomparsa della Coppia Presidenziale, Lech e Maria Kaczynski, e di altre 90 alte personalità chiave dell’establishment nazionale.

Un terribile incidente aereo, sulle cui cause si continua a dibattere: secondo il rapporto polacco, la responsabilità sarebbe divisa a meta tra un equipaggio non adeguatamente addestrato, ed un controllo di volo russo reo di aver segnalato erroneamente la posizione dell’apparecchio durante un’atterraggio in condizioni di visibilità pessime.

Dunque, negati i risultati della precedente indagine internazionale, che ha incolpato per intero l’equipaggio polacco, probabilmente sotto pressione nel dover atterrare per consentire a Lech Kaczynski le celebrazioni in suffragio della Strage di Katyn.

I conservatori non concordano

Protesta l’opposizione, critica nei confronti di un rapporto che, oltre a non tenere conto di alcune prove, non chiarisce chi siano i veri responsabili della tragedia. Ad esprimere tale posizione, il Deputato del Partito conservatore Antoni Macierewicz , mentre il Leader, Jaroslaw Kaczynski – fratello di Lech – in una conferenza stampa lampo, ha ritenuto l’esito delle indagini vergognoso per l’onore della Polonia.

Chi ha pagato e il Ministro della Difesa, Bohdan Klich, che ha presentato le dimissioni al Premier, Donald Tusk. Secondo il Capo del Governo, Leader della liberale Piattaforma Civica – il Partito dj governo, a cui appartiene anche il Presidente, Bronislaw Komorowski – l’ex-Ministro ha compiuto un gesto di responsabilità, seppur non colpevole per la tragedia.

Matteo Cazzulani