LA VOCE ARANCIONE. Il Blog di Matteo Cazzulani

L’Unione Doganale russo-bielorusso-kazaka si prepara all’allargamento in Europa

Posted in Ukraina by matteocazzulani on July 12, 2011

La CEE euroasiatica decide sull’adesione dell’Ucraina secondo una formula separata. Kyiv sempre più vicina alla Russia

L’Ucraina sempre più vicina all’Unione Doganale Euroasiatica. Nella giornata di Domenica, 10 Luglio, e stata comunicata l’intenzione da parte di Russia, Bielorussia, e Kazakhstan di esaminare la richiesta di adesione dell’Ucraina nella CEE postsovietica secondo la formula 3+1.

Come evidenziato dall’Incaricato di Kyiv per le relazioni con i paesi della CSI, Valerij Muntijan, la parte ucraina ha esposto già richiesta formale di ingresso, secondo una formula che ne prevede un coinvolgimento parziale.

In favore delle possibilità di riuscita dell’allargamento dell’Unione Doganale giocano importanti fattori, quali la volontà di integrazione dell’Ucraina da parte della vicina bielorussia, ed il progetto russo di inglobare nell’Unione Doganale il numero più alto possibile di ex-Repubbliche URSS.

Lecito ricordare che l’Unione Doganale e la risposta di Mosca all’Unione Europea, per lo meno in ambito economico e commerciale, che ha eliminato le tariffe di dogana tra Russia, Bielorussia, e Kazakhstan.

Una scelta tra Occidente ed Oriente

L’Uzbekistan si e dichiarato interessato, mentre il Kyrgystan sta affrontando l’iter istituzionale per l’ingresso nella riedizione dell’Urss.

Inoltre, lo scorso 28 Giugno, il Presidente ucraino, Viktor Janukovych, ha dichiarato la volontà di adesione secondo una formula separata, che rispetti la politica di neutralità imposta alla sua amministrazione, ed interferisca il meno possibile con i progetti di integrazione con l’Occidente.

Ciò nonostante, la creazione della già programmata Zona di Libero Mercato UE-Ucraina, la firma dell’Accordo di Associazione con Bruxelles, e la presenza di Kyiv nell’Organizzazione Mondiale del Commercio – a cui non fa parte nessuno dei Paesi della simile Unione Dogale – rende difficile la svolta euroasiatica di un Paese che, europeo per cultura, storia, e tradizioni, e chiamato ad una scelta radicale tra il ritorno sotto Mosca, o la collaborazione con l’Europa.

Matteo Cazzulani

GUERRA DEL GAS: L’UCRAINA SI AVVICINA ALLA RUSSIA

Posted in Guerra del gas by matteocazzulani on April 7, 2011

L’adesione all’Unione Doganale russo-bielorusso-kazaka la chiave per lo sconto sul gas. Sottratto allo Stato il monopolio sull’oro blu

Il presidente ucraino, Viktor Janukovych

Kyiv sempre più nella morsa energetica di Mosca. Almeno così sembra alla luce di quanto accaduto nella giornata di mercoledì, 6 Aprile.

Secondo l’autorevole Interfax-Ukrajina, il Vice-Premier ucraino, Andrij Kljujev, ha discusso circa il ritocco delle tariffe per il gas con l’Ambasciatore russo, Mikhail Zubarov. Sui dettagli, nessuna notizia. Ma, secondo indiscrezioni, riportate dalla medesima agenzia, scopo di Kyiv sarebbe il ribasso delle tariffe per l’oro blu di Mosca. Finora, pagato troppo caro.

Nello specifico, l’Ucraina potrebbe ottenere il tanto sperato sconto, caldeggiato dal premier in persona, Mykola Azarov, solo a condizione del suo ingresso nell’Unione Doganale con Russia-Bielorussia e Kazakhstan.

Un progetto che escluderebbe sia l’appartenenza di Kyiv all’Organizzazione Mondiale del Commercio, che il futuro accesso all’Unione Europea. Per questa ragione, è osteggiato da Azarov, parte della maggioranza, ed Opposizione Democratica. Ma, come confermato dall’Incaricato governativo per i rapporti con la Comunità degli Stati Indipendenti, Valerij Muntijan, sarebbe l’unica carta spendibile per pagare il gas russo meno caro.

Monopolio sul gas verso oligarchi ucraini

Nel frattempo, primi passi verso un riavvicinamento alla Russia, in senso energetico, già sono stati attuati. Sempre mercoledì, 6 Aprile, il Consiglio dei Ministri ha revocato il monopolio sull’importazione del gas alla compagnia statale Naftohaz. Secondo diversi esperti, per concederne una parte consistente alla UkrGazEnergo, compagnia dell’oligarca Dmytro Firtash – il principale sponsor del Presidente, Viktor Janukovych – recentemente riabilitata sul mercato ucraino, e vicina a Mosca.

Lecito ricordare che il Monopolio a Naftohaz è stato introdotto dal seppur liberale terzo Governo di Julija Tymoshenko per impedire ad altre compagnie di influire sul prezzo del gas importato. E, di conseguenza, venduto alla popolazione, spesso a prezzi maggiorati.

Nel mirino, allora, la RosUkrEnergo, a cui, nel 2006, l’ex-Presidente, Viktor Jushchenko, ha concesso l’esclusiva della compravendita dell’oro blu per il mercato di Kyiv. Registrata in Svizzera, la compagnia in questione è appartenuta per il 50% al monopolista russo, Gazprom. E, per l’altra metà, ad un team di affaristi ucraini, capitanato dallo stesso Firtash.

Matteo Cazzulani

GUERRA DEL GAS: L’UCRAINA TRA EUROPA ED EURASIA

Posted in Guerra del gas, Ukraina by matteocazzulani on December 16, 2010

Kyiv approva l’integrazione nella Comunità Energetica UE, ma programma la partnership in quella euroasiatica

Il presidente ucraino, Viktor Janukovych

Una politica energetica incerta. Nella giornata di mercoledì, 15 dicembre, la Rada ha approvato il protocollo per l’ingresso dell’Ucraina nella Comunità Energetica. A favore, una cospicua maggioranza: 371 Deputati Nazionali, sui 428 registrati.

Scopo dell’ente, la creazione di un unico mercato energetico tra i Paesi membri, il varo di una comune politica energetica, l’assicurazione delle forniture, e l’agevolazione della circolazione delle merci. Oltre ai Paesi dell’Unione Europea, della Comunità Energetica fanno parte Albania, Bosnia-Ercegovina, Macedonia, Croazia, Montenegro, e Serbia.

Una composizione che semprerebbe riorientare la politica eneretica di Kyiv verso Occidente. Tuttavia, a confutare tale ipotesi è, in primis, il Capo dell’Alleanza Nuova Energia dell’Ucraina, Valerij Borovyk. Come dichiarato alla Deutsche Welle, la ratifica del Parlamento obliga Kyiv ad aprire il proprio sistema infrastrutturale energetico. E, sopratutto, ad eliminare intermediari nel mercato del gas.

Pendenze a cui, come evienziato da Borovyk, la politica del Presidente ucraino, Viktor Janukovych, non sembra intenzionata ad adempiere. Sopratutto, in seguito al ripristino della compagnia RosUkrEnergo come intermediario tra il colosso nazionale, Naftohaz, ed il monopolista russo, Gazprom. Nonché, al sensibile riavvicinamento alla Russia.

Kyiv verso Mosca

A conferma dell’esperto, l’intenzione dell’Ucraina di aderire all’Unione Doganale russo-bielorusso-kazaka, ed alla Comunità Economica Euroasiatica. Progetti alernativi, ed incompatibili, con Bruxelles. Tale direzione della politica energetica di Kyiv è stata ribadita in un’intervista dal vice ministro dell’economia, Valerij Muntijan.

Per i Paesi aderenti, la Comunità Economica Euroasiatica riserva libera circolazione delle merci, uniche regole, e politica enonomica. E, in una seconda fase, abbattimento totale delle frontiere, anche per i cittadini. Fondata nel 2000, ad essa appartengono Russia, Kyrgystan, Kazakhstan, Tadzhykystan e Bielorussia. Stati osservatori, oltre all’Ucraina, Armenia e Moldova.

Matteo Cazzulani