LA VOCE ARANCIONE. Il Blog di Matteo Cazzulani

L’Europa Centrale guarda a UE e Qatar per decrementare la dipendenza dalla Russia di Putin

Posted in Guerra del gas by matteocazzulani on May 14, 2014

Il Presidente ungherese, Janos Ader, sottolinea l’importanza del gas del Qatar e della Croazia come Paese di transito per diversificare le forniture di gas del Quartetto di Vysehrad. Polonia e Lituania vicine all’accordo per collegare il rigassificatore lituano di Klaipeda con il sistema infrastrutturale energetico polacco

C’è tanta Europa e molta voglia di diversificare nella proposta che i Paesi dell’Europa Centrale hanno avanzato per decrementare la dipendenza energetica dalle forniture di gas della Russia di Putin, andando a puntare su due risorse: l’oro blu liquefatto del Qatar e quello di altri Paesi come Norvegia, Egitto e Stati Uniti d’America. Nella giornata di mercoledì, 14 Maggio, il Presidente ungherese, Janos Ader, ha dichiarato che il gas liquefatto del Qatar sarà importato dai Paesi del Quartetto di Vysehrad -Polonia, Ungheria, Repubblica Ceca e Slovacchia- per decrementare la dipendenza dalle forniture di oro blu russo, da cui l’Europa Centrale, e più in generale tutta l’Unione Europea, dipendono mediamente per l’80% del fabbisogno complessivo.

Nello specifico, come dichiarato dal Presidente Ader, l’LNG del Qatar può essere importato in Europa Centrale attraverso nuove infrastrutture, tra cui condutture in fase di realizzazione destinate a trasportare l’oro blu del Golfo Persico in Italia.

Un’altra soluzione per realizzare il piano del Capo di Stato magiaro è lo sfruttamento del rigassificatore che la Croazia sta realizzando nell’isola di Krk, da cui, secondo un progetto dell’Unione Europea, il gas liquefatto sarà trasportato in Ungheria, Repubblica Ceca, Slovacchia e Polonia attraverso il Corridoio Nord-Sud: gasdotto progettato per collegare il terminale dell’isola croata con quello polacco di Swinoujscie, anch’esso in via di realizzazione.

Come dichiarato dal Presidente croato, Ivo Josipovic, la Croazia, grazie alla sua stabilità politica, può diventare un importante Paese per assicurare all’Europa la sicurezza energetica attraverso la diversificazione delle forniture di gas.

Un’altra forma di diversificazione delle forniture di gas per i Paesi dell’Europa Centrale è rappresentata dalla realizzazione del rigassificatore di Klaipeda, in Lituania, attraverso il quale il Governo lituano intende importare oro blu liquefatto non solo dal Qatar, ma anche da Norvegia, Egitto e USA.

Come riportato dall’autorevole portale wnp.pl, è sempre più probabile la messa in comunicazione del rigassificatore di Klaipeda con il sistema infrastrutturale energetico della Polonia: un progetto che sarebbe contestualizzato nel programma LitPolLink.

Un ponte energetico tra Varsavia e Vilna

Questo progetto, orientato alla messa in comunicazione dei sistemi infrastrutturali energetici di Polonia e Lituania, è finanziato dal Fondo Europeo per lo Sviluppo -FES- e, nella giornata di martedì, 13 Maggio, ha visto la sua prima approvazione con il via definitivo alla realizzazione della linea elettrica Elk-Atylus: la prima di una serie di infrastrutture concepire per collegare i sistemi infrastrutturali energetici di Varsavia e Vilna.

Come rimarcato dal Ministro dell’Economia polacco, Janusz Piechocinski, il Ponte Energetico tra Polonia e Lituania realizza le direttive UE in materia di sicurezza energetica.

Un forte richiamo all’Europa è stato fatto anche dal Ministro dell’Energia lituano, Jaroslaw Niewierowicz, che ha evidenziato come la data del via del ponte energetico coincida con il decimo anniversario dell’ingresso della Lituania nell’UE.

Matteo Cazzulani